“Non solo mi hai dato un capretto, hai donato la vita per me”

La preghiera, il digiuno e la carità ci hanno guidato in questa Quaresima per prepararci all’incontro con il Cristo Risorto, vincitore sulla morte.

Donando la sua vita, il Signore ha rivelato il suo amore per ciascuno di noi e ci ha liberato dall’angoscia più grande, “la morte”, che è anche l’estrema conseguenza del peccato, del male.

Il figlio minore e il figlio maggiore della parabola del Padre ricco di misericordia rappresentano i confini della dimensione della nostra natura umana.  Siamo sempre un po’ intenti a sperperare le ricchezze che il Padre ci ha consegnato e nello stesso tempo incapaci di riconoscere la sua infinita misericordia.

Giustamente la parabola non si conclude, ha un finale aperto alla nostra libertà, alla nostra volontà di metterci sotto l’ombra della misericordia di un Padre che nonostante tutto ci corre incontro, ci abbraccia e ci ridona sempre la dignità di figli.

Un caro augurio di buona Pasqua a tutti, chiedendo la grazia di poter godere sempre dell’abbraccio misericordioso che ci rende capaci di testimoniare nel mondo la bellezza dell’incontro con il Padre, ricco di misericordia, con il Figlio, che dona la vita per noi, e con lo Spirito Santo Amore, che in ogni istante ci conferma nella nostra missione.

Padre Roberto Melis d.O.

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